Appunti da Siviglia

Appunti da Siviglia

Si è concluso il 5 Ottobre il 77° Congresso Mondiale della LIGA, a Siviglia. Riporto alcuni appunti sparsi, su alcune delle relazioni che hanno maggiormente attirato la mia attenzione.

Bruno Galeazzi Medico Chirurgo – Omeopata BASSANO DEL GRAPPA (VI)

Presidente Fiamo
bruno-g@aruba.it

Iniziamo dalla ricerca di base.

La non conoscenza del meccanismo d’azione dei preparati omeopatici è sempre stata utilizzata dalla medicina convenzionale come giustificazione per non accettare l’omeopatia. Michel Van Wassenhoven ha riassunto l’enorme lavoro di ricerca di base che DynHom ha effettuato in questi anni e ancora prosegue. Le evidenze sperimentali raccolte con diverse tecniche di investigazione permettono di avere un panorama chiaro di cosa siano, e anche non siano, le preparazioni omeopatiche.

Alexander Tournier, direttore scientifico dell’Homeopathy Research Institute (HRI), ha avuto il compito di riassumere le numerose ipotesi che negli ultimi decenni hanno cercato di spiegare il meccanismo d’azione. Secondo Tournier l’ipotesi che meglio spiega le caratteristiche osservate sperimentalmente è la teoria dei Domini di Coerenza Quantistici, così come formulata da Del Giudice e Preparata. Ulteriori verifiche sperimentali e anche una formulazione sistematica della teoria, unita ai dati sperimentali, sono necessarie per poter dare una risposta più definitiva. Va peraltro ricordato che, per la scienza convenzionale che concepisce i fenomeni biologici secondo dinamiche della fisica e chimica classica, un’ipotesi in campo quantistico sul meccanismo d’azione dell’Omeopatia apparirebbe sicuramente difficile da accettare. Questo può essere uno dei motivi che spiega l’insistenza di chi, all’interno del mondo omeopatico, sostiene il meccanismo d’azione mediato da nanoparticelle, quindi fondato su dinamiche biochimiche classiche, sicuramente più accettabile per la scienza convenzionale, ma che presenta una minore capacità esplicativa dei fenomeni sperimentali osservati. Non bisogna però dimenticare che un nuovo filone di ricerca in biologia, la biologia quantistica, sta dimostrando la presenza di fenomeni quantistici macroscopici nelle dinamiche degli organismi viventi. Fenomeni come il tunneling, l’entanglement, la superposition, non sono relegati al mondo subatomico, ma sono stati sperimentalmente osservati negli organismi viventi per funzioni quali ad esempio: l’olfatto, l’orientamento degli uccelli, la funzione di alcuni enzimi. È interessante osservare che nei numerosi articoli pubblicati dai fisici teorici Del Giudice e Preparata non è mai menzionata esplicitamente l’Omeopatia, ma la loro ricerca si è focalizzata su come gli organismi viventi siano luogo di fenomeni quantistici fondamentali, quali la rottura di simmetria in risposta agli eventi e la generazione di bosoni con caratteristiche informative per il sistema biologico. Una più approfondita analisi delle loro ipotesi, come è stato riassunto nell’articolo The quantum nature of biological intelligence, permetterebbe una comprensione più ampia del funzionamento dei sistemi viventi e di come le informazioni contenute nei preparati omeopatici possano interagire con essi.

Il dr Spinedi, direttore dell’omonima Clinica in Svizzera, ha relazionato con il suo consueto rigore metodologico riguardo all’uso dell’Omeopatia nei casi oncologici; ha sottolineato l’utilità di Phosphorus nella gestione degli effetti collaterali di chemio e radioterapia, oltre a numerosi altri suggerimenti clinici che derivano da una lunghissima esperienza fondata sul metodo classico hahnemanniano.

La relazione del dr Farokh Master, anch’essa sull’Omeopatia in oncologia, ha sorpreso per l’attenzione che ha voluto portare su alcuni colleghi indiani, dei quali ha osservato con stupore i brillanti risultati terapeutici ottenuti seguendo un approccio omeopatico non classico. Osservazioni che hanno acceso un lui la curiosità di conoscere più approfonditamente il loro metodo.

Le relazioni sull’Intelligenza Artificiale e le sue possibili applicazioni in campo omeopatico hanno aiutato a chiarire che essa può essere certamente una risorsa, come a suo tempo lo fu il passaggio dai libri stampati agli archivi informatizzati, che hanno certamente facilitato la ricerca e il recupero delle informazioni. L’Intelligenza Artificiale si pone, secondo Robbert Van Haselen, al servizio del lavoro omeopatico, per quanto riguarda la possibilità di assemblare i dati, ma l’elemento della comprensione del significato dei dati assemblati e il senso stesso della malattia nel contesto dell’individualità del paziente, rimangono un’attività insostituibile della mente umana.

Interessante la relazione del prof. Josef Schmidt, ricercatore associato dell’Istituto di Etica, Storia e Teoria della Medicina all’Università di Monaco, sulla quale voglio soffermarmi perché può offrire interessanti stimoli anche per l’orientamento nelle strategie di comunicazione e nelle politiche della FIAMO. La sua relazione “L’omeopatia necessita di una nuova collocazione filosofica e politica” parte dall’analisi dei tempi attuali, caratterizzati da un ampio accesso alle informazioni, che però spesso non siamo capaci di analizzare con pensiero critico, ponendoci inconsapevolmente in atteggiamenti di dissonanza cognitiva, a causa dei quali non riconosciamo come la narrazione prevalente non corrisponda alla realtà dei fatti. Ciò avviene in campo politico, sociale ed economico. Anche nel campo della medicina ha prevalso una narrazione che enfatizza i risultati raggiunti dal progresso medico, ma ne trascura i limiti soprattutto per quanto riguarda le risposte ai bisogni fondamentali dell’essere umano, che trascendono la sola richiesta di assenza di malattia, come soppressione o risoluzione dei sintomi fisici. L’opinione pubblica è stata convinta che la tecnologia, la valutazione statistica, la standardizzazione e la regolamentazione siano le chiavi per il progresso della medicina. In questo contesto l’Omeopatia, con la sua ostinata attenzione all’individualità del malato, è messa fuori gioco e non ha le caratteristiche per essere considerata una medicina basata sulla scienza. Sebbene non siano mancate critiche severe all’impostazione della medicina moderna, sono da ricordare Thomas McKeown, Harris Coulter, Ted Kaptchuk, Ben Goldacre, Peter Gotzsche, Ivan Illich, Theodor Adorno, Herbert Marcuse, negli ultimi decenni la critica sembra limitarsi ad una cauta denuncia conformistica di alcune debolezze della scienza, astenendosi dalle critiche più radicali. La supina accettazione da parte dell’Omeopatia dell’attuale contesto medico in cui la medicina basata sulle evidenze o sulla scienza sono l’unico orizzonte concettuale, la porterebbe a perdersi e a perdere. Al contrario, il recupero di tre grandi tradizioni del pensiero, potrebbe dare all’omeopatia nuova vitalità nel proporsi in un contesto di medicina che comprende e dà risposte ai bisogni fondamentali del malato. Il logos come qualità del pensiero logico razionale, homoion come pensiero analogico e riconoscimento che le dinamiche fondamentali negli esseri viventi funzionano per similitudine e risonanza, iasthai come evidenza che le dinamiche di guarigione avvengono per similitudine e richiedono quella individualizzazione che porta a recuperare l’arte del curare. In questo contesto, che non dimentica alcuno degli aspetti, apparirebbe più chiaro che anche l’approccio logico razionale della medicina moderna non va criticato o combattuto, ma arricchito degli elementi mancanti, dei quali invece l’Omeopatia è strutturalmente fornita sin dalle origini.

Lavorare a livello culturale, affinché la comprensione di questi principi fondamentali sia nuovamente patrimonio comune in campo medico e nella cultura generale della popolazione, appare uno dei compiti fondamentali in cui FIAMO dovrebbe impegnarsi, nelle Scuole e nelle attività divulgative e informative, così che, come conclude l’Autore, il mondo sarebbe un posto migliore e anche l’Omeopatia “starebbe meglio”.

  1. https://www.waterjournal.org/uploads/special-edition/manzalini/WATER.2022.S10.Manzalini.pdf
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC11281835/

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