Trattamenti omeopatici delle infestazioni parassitarie in una stalla di ovicaprini.
Un caso clinico.
Marco Caviglioli Medico Veterinario – Omeopata AREZZO
Athos Caviglioli Laureando in Medicina Veterinaria
recupero materiale ed elaborazioni dati e foto aziendali
Roberta Sguerrini Medico Veterinario – Omeopata
elaborazione testo e grafica
The case report describes a portion of the 14 years of work in a barn in the Val d’Orcia (SI) region in Italy where organic sheep and goat farming is practiced. Homeopathic treatments, both Mass and Individual, were administered at various stages of the breeding process to address different conditions, including parasitic infestations (gastrointestinal and bronchopulmonary strongyles, coccidia, tapeworms, whipworms), CAEV (Caprine Arthritis-Encephalitis Virus), Staphylococcus aureus, and Listeria monocytogenes.
The case report focuses on the results obtained in the treatment of parasitic infestations only. The subjects underwent repertorization to identify the most suitable homeopathic remedy for mass treatment and to pinpoint specific homeopathic remedies for mass treatment of parasitic diseases. Laboratory analyses conducted by IZSTL from 2009 to 2022 on fecal samples revealed that the predetermined threshold values indicative of parasitic infections were never reached, and the animals never exhibited clinical symptoms of infestation.
The report highlights both the methodology used to identify the appropriate homeopathic remedy (animal approach technique) and the importance and effectiveness of homeopathic treatments in improving basic health, enhancing resilience to parasitic infestations, and minimizing the use of allopathic drugs. This approach aims to reduce environmental impact, eliminate chemical residues in animal products, and ensure animal well-being.
keywords:
Sheep, Goats, Parasitic infestations, Strongyles, Coccidia, Homeopathy, Veterinary medicine, Case report.
Il case report descrive una parte dei 14 anni di lavoro in una stalla della Val d’Orcia (SI) in Italia dove si allevano ovicaprini con metodo biologico. Sono stati effettuati trattamenti omeopatici di Massa o Individuali nelle diverse fasi produttive dell’allevamento e per trattare varie patologie: infestazioni parassitarie (Strongili gastrointestinali e broncopolmonari, Coccidi, Tenie, Tricuridi), CAEV, Staphylococcus aureus e Listeria monocytogenes. Il case report mostra i risultati ottenuti per il trattamento delle sole infestazioni parassitarie. I soggetti sono stati sottoposti a repertorizzazione sia per individuare il rimedio omeopatico più idoneo ai fini di un trattamento di Massa di base, sia per individuare i rimedi omeopatici più specifici da somministrare come trattamento di Massa per le patologie parassitarie.
Le analisi di laboratorio condotte dall’IZSTL dal 2009 al 2022 sui campioni di feci hanno evidenziato che non sono mai stati raggiunti i valori soglia prestabiliti indicativi di parassitosi e gli animali non hanno mai mostrato sintomatologia clinica da infestazione.
Si pone in evidenza sia la metodologia utilizzata per individuare il rimedio omeopatico idoneo (tecnica di approccio all’animale) sia l’importanza e l’efficacia dei trattamenti omeopatici nel migliorare lo stato di salute di base, nell’implementare la resilienza alle infestazioni parassitarie e nel limitare le somministrazioni di farmaci allopatici, per ridurre l’impatto ambientale, azzerare i residui chimici nei prodotti di origine animale e assicurare il benessere animale.
parole chiave:
Ovini, Caprini, Infestazioni parassitarie, Strongili, Coccidi, Omeopatia, Medicina veterinaria, Case report.
INTRODUZIONE
Il presente case-report evidenzia i risultati di 14 anni di gestione di un allevamento di ovicaprini ad indirizzo biologico, trattati con rimedi omeopatici per mantenere sotto controllo le infestazioni parassitarie interne a carattere gastrointestinale (prevalentemente Strongili e Coccidi) ed altri tipi di patologie.
La peculiarità di tale lavoro è legata sia alla metodologia applicata per individuare il rimedio omeopatico più idoneo, sia ai risultati ottenuti nel tenere sotto controllo le infestazioni parassitarie e alcune patologie infettive senza ricorrere a farmaci allopatici.
L’Azienda è seguita dal 2009 dall’Autore, dr. Marco Caviglioli, Veterinario Omeopata con ruolo di Veterinario Aziendale, con specifico impegno a trattare gli animali allevati con metodologia e rimedi omeopatici, salvo casi particolari o secondo quanto previsto dalla normativa.
La metodologia omeopatica prevede sia un trattamento di Massa di base, sia trattamenti di Massa specifici nei periodi in cui gli animali sono maggiormente esposti alle infestazioni parassitarie e ad altre patologie. In caso di patologie acute sono effettuati anche trattamenti Individuali.
Grazie ai trattamenti omeopatici gli animali hanno presentato una carica parassitaria molto limitata e tale da non richiedere il ricorso a farmaci allopatici, salvo alcune eccezioni (5 trattamenti complessivi, su una parte degli animali, in 14 anni).
La scelta del trattamento omeopatico deriva dal fatto che l’Azienda attua un allevamento Ovino e Caprino biologico (gestito con tecniche di agricoltura sostenibile) per la produzione di carne e latte. I conseguenti controlli sul latte permettono un riscontro oggettivo dell’azione della medicina omeopatica tramite le analisi di laboratorio.
MATERIALI E METODI
PRESENTAZIONE DEL CASO
L’Azienda Agricola Agro Biologica Il Casale (di Brandli Ulrich Martin, Pod. Casale, 64, Pienza, SI) è un’azienda biologica prevalentemente ad indirizzo zootecnico nella quale sono allevati suini, asini, avicoli ed ovi-caprini, dispone di un terreno per agri campeggio e funge da agriturismo. E’ presente un caseificio aziendale a norma CE per la lavorazione del latte ovino e caprino per la produzione di formaggi.
I gruppi di Ovini allevati (razza Sarda non in selezione) erano rappresentati nel 2022 da 175 capi in lattazione, 50 capi da rimonta e un gruppo di 30 capi di ovini da carne (meticci di Appenninica). Il gruppo di caprini del 2022 era costituito da 65 capre meticce in lattazione ed un gruppo di 25 caprette che sono entrate in lattazione nel 2023.
Nel 2023 sono state conteggiate 218 pecore e 88 capre (tutte femmine in lattazione) e una stima di agnelli e capretti di 459 capi. Nell’aprile 2023 il totale di capi trattati ammontava a 765. La media annua (dal 2009 al 2023) è di 543 capi totali, di cui 217 riproduttori in lattazione. Gli animali sono alimentati prevalentemente al pascolo, con integrazione di fieni e concentrati per sopperire alle eventuali carenze stagionali.
La produzione di latte è influenzata dall’andamento stagionale. Il periodo di lattazione è di 180 giorni, oltre ai 45 – 60 giorni iniziali di allattamento dei capretti e degli agnelli.
PECULIARITÀ DEGLI ANIMALI
Un gregge di ovini o caprini presenta delle omogeneità di specie, razza, età, stadio produttivo, gestione della stabulazione ed etogramma che rende possibile considerarlo come un individuo, ai fini dell’analisi dal punto di vista omeopatico.
Lo stato di salute generale, la sensibilità ai fattori stressanti esterni (esposizione a parassiti, agenti infettivi, tipo di alimentazione, management) e allo stress legato alla fase produttiva/riproduttiva possono compromettere la funzionalità del sistema immunitario e rendere gli animali altamente ricettivi a patologie parassitarie e/o infettive.
ANAMNESI
Gli ovini e i caprini presenti in azienda sono rappresentati per la maggior parte da capi da rimonta nati in azienda, ad eccezione di alcuni soggetti occasionalmente introdotti dall’esterno.
Nel 2017 e 2018 sono stati segnalati in Toscana alcuni focolai di Febbre catarrale degli Ovini (Lingua Blu o Blue tongue). Gli animali che venivano spostati dall’azienda sono stati trattati per obbligo di legge con BOTOX 7,5 per non veicolare l’insetto Culicoides imicola, vettore del virus.
All’interno dell’azienda è stata prescritta la nebulizzazione di Olio di Neem per limitare la diffusione del moscerino. Non si sono verificati casi di Lingua Blu in azienda.
In Tabella 1 e in Figura 1 sono riportati i trattamenti con farmaci allopatici di natura antiparassitaria somministrati nel corso di 14 anni.
Sono stati somministrati altri farmaci allopatici (Tabella 2) per diverse patologie con una media di due prescrizioni all’anno nell’arco di 14 anni (2009−2023) e su una popolazione media annua di 543 capi totali, di cui 217 in lattazione.
I trattamenti omeopatici sono stati effettuati anche per prevenire e/o gestire altri tipi di patologie (CAEV, Staphylococcus aureus e Listeria monocyto
genes) e per intervenire in alcuni casi acuti individuali.
Nell’azienda si eseguono dai 3 ai 4 controlli coprologici presso l’ambulatorio del Veterinario Aziendale con il metodo della flottazione (qualitativo).
In presenza di numerose uova i campioni di feci vengono inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (IZSTL) per effettuare un esame parassitario con il metodo Mac Master (quantitativo) e il metodo Baermann per gli strongili polmonari (qualitativo).
RACCOLTA DI SEGNI E SINTOMI CLINICI E CRITICITÀ
I segni e sintomi clinici sono stati raccolti in occasione della visita del Veterinario Omeopata o sono stati riferiti dal personale di stalla. Si è provveduto a formare il personale e ad istruirlo sul metodo omeopatico in modo che venissero raccolti i sintomi più significativi che servono per la prescrizione (casi acuti).
Ai fini del trattamento destinato ad aumentare la resilienza alle parassitosi sono stati raccolti principalmente sintomi gastrointestinali di natura patologica.
La gestione dei pascoli rappresenta un possibile ostacolo alla cura per l’eccessiva densità di animali per unità di superficie e persistenza sul lungo periodo.
Inoltre vi è una problematica legata alla rotazione troppo corta dei pascoli (ritorno sullo stesso terreno di pascolo entro poco tempo) che aumenta la carica parassitaria del terreno e impedisce una rigenerazione del manto erboso.
La cura agronomica che non garantisce una buona qualità del pascolo non apporta nutrimento sufficiente e completo agli animali, sempre in funzione della stagione, del territorio e del clima.
Si è verificato un periodo critico nel 2020, a causa dell’emergenza da epidemia di Coronavirus e delle restrizioni correlate che hanno causato una riduzione delle visite aziendali e del personale in azienda, quindi non vi è stata una supervisione completa dell’allevamento e di conseguenza il rilevamento dei sintomi è stato parziale.
Dal punto di vista della prognosi convenzionale gli ovi-caprini non presentavano alte cariche parassitarie tali da compromettere in modo significativo lo stato di salute e la produttività, sebbene fossero costantemente esposti ai parassiti diffusi nell’ambiente.
Dal punto di vista della prognosi omeopatica energetica i gruppi di animali hanno mostrato una buona potenzialità, non essendo stati effettuati trattamenti allopatici di natura soppressiva.
METODOLOGIA DELLA “PRESA DEL CASO”
La raccolta dei sintomi presenta differenti modalità a seconda della fase produttiva e dello stato di salute del gregge o dell’individuo.
Il lavoro nell’azienda è stato impostato dapprima con lo studio della realtà aziendale e delle relative problematiche, in secondo luogo è stata effettuata la Repertorizzazione di specie (in funzione dell’ambiente in cui gli animali vivono) al fine di somministrare Trattamenti di Massa o Individuali con differenti finalità.
Un primo trattamento di Massa viene prescritto su base costituzionale, per migliorare lo stato di salute generale e la recettività ai trattamenti omeopatici successivi.
Tale trattamento di Massa viene effettuato periodicamente e a cadenza regolare tenendo in considerazione le seguenti caratteristiche:
a) costituzionali (per la specie presa in considera
zione)
b) le varie fasi produttive (sviluppo, accoppiamento, gravidanza, parto, lattazione).
Un ulteriore trattamento di Massa viene prescritto su base patologica, tenendo in questo caso in considerazione le patologie ricorrenti1 (forme respiratorie, gastrointestinali, digestive, aborti, infertilità, artrite e encefalite, mastiti).
Sono effettuati anche trattamenti Individuali, per patologie acute o croniche di singoli animali, tenendo in considerazione sia i sintomi della patologia sia la particolare reazione del soggetto.
I trattamenti di Massa vengono somministrati a frequenze regolari.
Nei periodi di maggior esposizione ai parassiti, nei soggetti in lattazione viene prescritto il trattamento di Massa omeopatico specifico per le parassitosi. Eventuali trattamenti di Massa o Individuali in altri gruppi o soggetti vengono prescritti in caso di evidenze cliniche o di laboratorio.
Gli eventuali trattamenti chimici si eseguono solo se il numero delle uova di trematodi, cestodi, nematelminti supera le 1000 uova per grammo (valore soglia) e/o se ci sono chiare sintomatologie o referti anatomopatologici, risultati dalle visite ispettive alle macellazioni.
Per quanto riguarda i coccidi i trattamenti chimici si somministrano se si superano le 5000 oocisti per grammo (valore soglia) con presenza di sintomatologia enterica, soprattutto nei capretti e negli agnelli.
REPERTORIZZAZIONE
Per individuare i sintomi utili per i trattamenti di Massa specifici per prevenire e curare le parassitosi sono state prese in considerazione alcune rubriche con varie sintomatologie date dai parassiti (Tabella 3).
Per la repertorizzazione è stato utilizzato il Repertorio Synthesis (F. Schroyens) contenuto nel software Radar Opus 3.2.16. Si è tenuto conto della somma dei sintomi (con ordine sui gradi) e dell’intensità del sintomo (Tabella 4).
PRIMA PRESCRIZIONE
I rimedi più frequentemente prescritti per il trattamento di Massa dei capi in lattazione sono stati Calcium carbonicum (Calcarea carbonica) e Calcium phosphoricum (Calcarea fosforica) per le capre e Phosphorus flavus per gli Ovini.
I due rimedi principali scelti per il trattamento di Massa per le parassitosi sono stati Cina e China, alla diluizione 200 CH.
I rimedi utilizzati erano tutti Unitari, in confezioni da 200 ml, 100 ml o 10 ml, prodotti da varie Ditte Farmaceutiche.
Il trattamento di Massa per tenere sotto controllo le parassitosi è stato somministrato come associazione dei due rimedi, in forma liquida miscelata all’alimento, nella dose di 1 goccia/capo, una volta al giorno
per 7 giorni consecutivi, in luna crescente, in tutti i mesi in cui gli animali sono in lattazione.
Negli animali in lattazione sono stati effettuati altri trattamenti di Massa specifici per le problematiche di tale fase produttiva (rimedio costituzionale con trattamento mensile).
Altri trattamenti omeopatici sono stati effettuati in periodi specifici (pre-parto, post-parto, asciutta).
Sono stati somministrati Trattamenti omeopatici in occasione di patologie acute, su singoli capi (es. mastite, diarrea, forme respiratorie, traumi, sindrome da CAEV).
FOLLOW-UP E RISULTATI
Il follow-up ha una durata di 14 anni ed è basato su reperti diagnostici di laboratorio, osservazioni cliniche e analisi dei dati produttivi e riproduttivi.
Nelle Figure 2, 3, 4 e 5 sono riportati i dati relativi alle analisi dei campioni fecali per la presenza di uova di Strongili e di Oocisti di coccidi, nel corso dei 14 anni di trattamento omeopatico su ovini adulti, alleve di ovini, capre adulte, caprette.
In alcune circostanze (deperimento a causa della scarsa qualità del pascolo e del fieno, presenza di parassitosi esterne, introduzione di animali con alta carica parassitaria da allevamenti esterni) i trattamenti allopatici sono stati effettuati anche in assenza del raggiungimento dei valori soglia, dato che non sussistevano le condizioni di elevata resilienza naturale alle parassitosi.
Le condizioni sanitarie dell’allevamento sono migliorate notevolmente nel tempo, inoltre grazie ai vari Trattamenti di Massa omeopatici mirati sono state limitate e contenute le diffusioni di patologie importanti sia per il gregge che per la salute pubblica.
I caprini sono aumentati notevolmente: da 26 capi nel 2009 a 63 nel 2023 (senza contare le 25 caprette entrate in produzione nel 2023, con con
seguente aumento di latte e carne).
La produzione di latte, sempre influenzata dall’andamento stagionale, è leggermente aumentata anche se gli animali sono alimentati prevalentemente al pascolo.
E’ stato possibile reperire la produzione di latte dal 2016 al 2022 (Figura 6). Negli ovini si è verificato un incremento da una produzione media annua giornaliera di circa 0,580 litri/capo nel 2016 a circa 0,620 litri/capo nel 2022. Nelle capre si è verificato un incremento da una produzione media annua giornaliera di circa 1,140 litri/capo nel 2016 a circa 1,400 litri/capo nel 2022 (dati forniti dall’allevatore).
Le analisi del latte mostrano nei vari anni la qualità del latte e i relativi momenti critici (aumento della carica batterica totale e del quantitativo delle cellule somatiche).
Nel 2023 nella stalla non erano presenti capi positivi al CAEV e la diffusione della Listeria non si è verificata (la patologia è tenuta sotto controllo). Per quanto riguarda lo Staphylococcus aureus non si sono verificati decessi per la Mastite Gangrenosa e ad oggi la patologia non è ricomparsa.
I risultati ottenuti sono stati buoni soprattutto per i riproduttori, rimasti all’interno della soglia di sicurezza, per cui non è stato necessario eseguire trattamenti chimici durante il periodo di lattazione.
Di media ogni gruppo è stato trattato con antiparassitari chimici 3 volte in 14 anni. Solo nel gruppo delle Alleve sono stati effettuati 5 trattamenti chimici.
Nei gruppi di Alleve di ovini le uova di Strongili Gastrointestinali sono state molto numerose il primo anno e si sono ridotte negli anni successivi mentre per le Oocisti di Coccidi si notano tre picchi alti mantenuti sotto controllo con il trattamento di Massa per parassitosi.
Nei gruppi di capre adulte i parassiti erano contenuti entro parametri accettabili e gli animali non mostravano sintomatologie che rendessero necessari i trattamenti allopatici. I reperti parassitologici con carica più alta sono riferiti agli Strongili Gastrointestinali e ai Coccidi.
Nei gruppi di caprette le uova di Strongili Gastrointestinali sono state molto numerose il primo anno e si sono ridotte negli anni successivi.
Sembra che i capi giovani siano più sensibili alle infestazioni parassitarie e che il trattamento di Massa per le parassitosi sia meno efficace.
Non si sono verificati casi riconducibili ad un aggravamento omeopatico e le cure sono state ben tollerate.
Il miglioramento progressivo nel corso degli di anni di trattamento, riferito ai dati clinici e produttivi, mostra che i gruppi di animali trattati hanno fornito una buona risposta all’azione dei rimedi omeopatici somministrati.
DISCUSSIONE
Scopo del presente case report è di mostrare come avviene la gestione omeopatica di un allevamento costituito da una popolazione tendenzialmente omogenea in cui gli animali sono trattati in gruppi − in forma preventiva − e occasionalmente anche in modo individuale i capi che non hanno dato una risposta soddisfacente.
Il lavoro nella stalla del Casale non è stato condotto come una sperimentazione per dimostrare o meno l’efficacia della medicina omeopatica, mancano quindi i presupposti scientifici e gli strumenti tecnici che permettano di ottenere dati sperimentalmente validi. Il lavoro in azienda è un lavoro di routine, che va a soddisfare le esigenze dell’allevamento dal punto di vista veterinario. È pertanto difficile trovarsi nelle condizioni sperimentali che permettono di testare e verificare i risultati.
SCELTA DEI SINTOMI
Nella gestione omeopatica degli allevamenti viene preso in considerazione l’intero gruppo, considerandolo come un singolo individuo. Questo è possibile grazie a una certa omogeneità del patrimonio genetico e dei fattori ambientali, alimentari e gestionali che sono molto simili per tutti gli animali: ciò tende ad uniformare sia le problematiche che la sintomatologia.
Per le patologie acute vengono ovviamente presi in considerazione il singolo individuo ed i suoi sintomi peculiari per trovare il rimedio da somministrare.
Le patologie acute si risolvono e ne viene limitata più facilmente la diffusione in quei gruppi in cui preventivamente sono stati fatti dei Trattamenti di Massa, con i quali si cerca di riequilibrare il livello energetico degli animali. In questi casi si verificano manifestazioni più chiare e più evidenti nella sintomatologia e quindi è più semplice individuare il rimedio utile, nonché ottenere una maggiore reattività degli individui ai trattamenti.
SCELTA DEL RIMEDIO
I rimedi più frequentemente utilizzati per trattare le parassitosi (China, Cina) sono stati somministrati sulla base del tipo di sintomatologia come prurito, disturbi intestinali (meteorismo, diarrea), pallore delle mucose, anemia, debolezza.
Sebbene dalla repertorizzazione emergano anche altri rimedi come Sulphur e Spigelia, questi non sono stati presi in considerazione in quanto non presentano caratteristiche generali in linea con quelle di un ovino.
Calcarea carbonica si è rivelato un rimedio utile nelle capre CAEV positive, tuttavia come rimedio per le parassitosi non è indicato, in quanto la sua azione ha un effetto generale di tipo costituzionale e non di tipo sintomatico.
La Materia Medica descrive Cina come rimedio indicato in caso di Parassiti Intestinali, Intenso prurito anale, Intenso prurito nasale (da parassita Oestrus Ovis), Addome teso e duro, Diarrea, Dolori colici migliorati con intensa pressione, Violenta tosse spastica tipo Pertosse (da mettere in diagnosi differenziale con Drosera).
China è descritto nella Materia Medica come rimedio indicato in caso di Disturbi dopo perdita di fluidi vitali (diarrea, allattamento), Pallore, Anemia, Debolezza.
La scelta della diluizione 200 CH è dovuta sia ai risultati positivi ottenuti rispetto ad altre diluizioni utilizzate nel tempo, sia alla praticità di effettuare un’unica somministrazione giornaliera.
Nei soggetti giovani il rimedio è stato somministrato tramite l’acqua di abbeverata, anche se questa modalità potrebbe essere meno efficace rispetto a quella dei Riproduttori, dove il rimedio si miscela al mangime in sala mungitura (in questo modo si è sicuri che ogni capo assuma la sua dose).
RISULTATI E DISCUSSIONE
EVIDENZA OBIETTIVA DEI RISULTATI
L’evidenza obiettiva dei risultati sanitari e produttivi è dimostrata dai referti di laboratorio (analisi dei campioni fecali) e dai dati forniti dall’allevatore.
Un ulteriore obiettivo raggiunto, rappresentato dallo stato di salute generale dei gruppi, si evince dai dati sulla presenza assai limitata di altre patologie, di grande rilevanza sia per il gregge sia per la salute pubblica.
Tali patologie (Listeriosi, CAEV, Stafilococcosi) sono state contenute grazie ad altri tipi di Trattamenti Omeopatici di Massa, di conseguenza la quantità di farmaci allopatici prescritti per trattamenti di Massa è stata limitata a una media di due per anno, nell’arco di 14 anni.
Altri fattori che hanno influito positivamente sui risultati sono legati al miglioramento nelle pratiche di gestione dell’allevamento e ad un regime alimentare di miglior qualità.
La diminuzione di fattori di stress e una selezione genetica più attenta hanno contribuito a tutelare il benessere animale e di conseguenza uno stato di salute migliore.
I Trattamenti di Massa con rimedi costituzionali hanno reso gli animali più ricettivi all’azione di altri rimedi omeopatici, hanno consentito un’espressione più chiara delle sintomatologie e hanno potenziato le difese immunitarie naturali.
ANALISI DEL FOLLOW UP
Il follow up di 14 anni mostra un progressivo miglioramento dei dati sanitari e della produttività dei gruppi di animali.
E’ possibile che i Trattamenti di Massa eseguiti per diversi anni su diverse generazioni di animali, che permanevano in stalla come capi da rimonta, abbiano portato ad una selezione di soggetti più sani e più recettivi all’azione dei rimedi omeopatici.
Le circostanze esterne che hanno reso necessari gli sporadici trattamenti con antiparassitari chimici (carenza di pascolo, introduzione di animali dall’esterno con elevata carica parassitaria) non hanno indebolito i gruppi a lungo termine, grazie alla responsività sia ai rimedi costituzionali, sia ai rimedi più specifici per le parassitosi.
La tecnica di approccio ai gruppi di animali e agli individui è stata perfezionata nel corso degli anni.
PECULIARITÀ DEL CASO
Il presente case report possiede tre peculiarità: tecnica di approccio all’animale, metodologia dei trattamenti e follow up di durata significativa.
La tecnica di approccio considera il gruppo di animali come unico individuo, grazie alle affinità intrinseche e dà spazio all’osservazione diretta (sintomi) e alla valutazione delle circostanze avverse.
I trattamenti di Massa sono trattamenti periodici effettuati in base alle patologie più ricorrenti nella stalla, volti a potenziare le difese immunitarie dei soggetti. La loro funzione è quella di limitare le patologie acute nella frequenza e nella morbilità.
Il trattamento di Massa facilita inoltre la risposta ad eventuali cure per patologie acute, siano esse allopatiche che omeopatiche, nel primo caso permettendo una riduzione nei dosaggi del principio chimico utilizzato, nel secondo caso migliorando la risposta al singolo rimedio (l’animale mostra una sintomatologia più chiara e una migliore energia vitale)².
Il follow up di 14 anni è il risultato di un lavoro costante per migliorare le condizioni di vita degli animali, sia dal punto di vista della gestione (stabulazione, alimentazione, igiene ambientale, selezione genetica) sia dal punto di vista sanitario
(riduzione delle patologie infettive e parassitarie, delle tecnopatie e della somministrazione di farmaci chimici).
CONCLUSIONI
Il case report sulla gestione dell’allevamento di ovi–capri- ni con rimedi omeopatici è il risultato di 14 anni di sfida e sperimentazione su campo.
In questo articolo è stata presentata solo una parte del lavo- ro svolto per sostenere gli animali minacciati da moltepli- ci altre patologie, batteriche e virali, alcune delle quali di grande rilevanza per la tutela della salute pubblica.
Il valore aggiunto di tale esperienza terapeutica è dato dalla notevole riduzione di residui chimici presenti nei prodotti di origine animale (carne, latte) e immessi nell’ambiente. Non bisogna dimenticare che si tratta di animali di un alle- vamento biologico, che deve rispondere a specifici parametri qualitativi e quantitativi in merito all’utilizzo di sostanze farmacologicamente attive.
L’assenza di residui nella carne e nel latte rende possibile una commercializzazione integrale dei prodotti di origine animale, con significativo incremento della redditività e riduzione degli sprechi e degli scarti.
La bassa contaminazione del terreno con sostanze chimiche veicolate dagli animali rende l’azienda potenzialmente più produttiva.
La metodologia messa a punto per il trattamento omeopatico degli animali si è rivelata la più pratica ed efficace, rispetto ad altre sperimentate in precedenza in azienda. Infine, gli animali hanno mostrato ottimi livelli di benessere animale, tali da sostenere un aumento della produttività e una soddisfacente reattività ai rimedi omeopatici, veri protagonisti di questa esperienza.
ABBREVIAZIONI
CAEV:Artrite-EncefaliteVirale delle Capre.
IZSTL: Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana
L’autore dichiara che non sussistono conflitti di interessi economici o di altra natura.
Il materiale iconografico è originale e di proprietà dell’Autore.
È stato ottenuto il consenso del proprietario dell’Azienda per il trattamento e diffusione dei dati.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio per la collaborazione tutto il gruppo CA.RE.vet FIAMO: Andrea Martini, Roberta Sguerrini, Elisabetta Zanoli, Carla De Benedicts, Manuela Sanguini, Enio Ma- relli, Marta Rota.
Ringrazio l’AZ. AGR BIOL. IL CASALE S.S. di BRANDLI ULRICH MARTIN per aver- mi permesso di pubblicare i loro dati.
BIBLIOGRAFIA
- C. F. S. Hahnemann, ORGANON Dell’arte di Guarire, sesta edizione – traduzione con note del Dottor Giuseppe Riccamboni
- F. Del Francia, P. Tambini, M. Caviglioli, C. Parenti, Allevamento ovino biologico e veterinaria omeopatica – Atti ARSIA Convegno Asciano 6 giugno 2000